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  • Attesa per l'incontro tra Conceiçao e Villas-Boas: 'Non sono legato ad un contratto, il Porto è al di sopra di tutto'

    Attesa per l'incontro tra Conceiçao e Villas-Boas: 'Non sono legato ad un contratto, il Porto è al di sopra di tutto'

    Sergio Conceiçao è sempre più al centro del calciomercato. I rumors delle ultime ore sui suoi contatti con la dirigenza del Milan e la forte sponsorizzazione del suo agente Jorge Mendes lo stanno ponendo sempre più in evidenza tra i candidati più autorevoli per raccogliere l’eredità di Stefano Pioli. Insieme al connazionale Paulo Fonseca e, in posizione decisamente, a Roberto De Zerbi (che ieri ha ribadito la sua volontà di restare al Brighton) e a Thiago Motta, sul quale la Juventus è però nettamente in vantaggio, forte di un accordo verbale con l’allenatore del Bologna.

    MENDES HA OFFERTO CONCEICAO

    INCONTRO DECISIVO - Conceiçao intriga per le metodologie di lavoro e per le grandi conoscenze dal punto di vista tattico (anche nelle precedenti esperienze con Nantes e Standard Liegi ha manifestato l’abilità di alternare diversi sistemi di gioco, proponendo un calcio offensivo ma allo stesso tempo equilibrato) che ha saputo esibire nelle sue sette stagioni alla guida del Porto e le possibilità che il suo profilo esca rafforzato agli occhi degli stati maggiori rossoneri passano dal confronto, atteso nei prossimi giorni, col nuovo presidente André Villas-Boas. Siamo infatti reduci dall’esito piuttosto netto delle elezioni presidenziali che hanno spodestato dal trono dopo oltre 40 anni lo storico numero uno Pinto da Costa che, prima ancora che i soci dei Dragoes arrivassero ai seggi per esprimere la loro preferenza, aveva rinnovato la fiducia a Conceiçao facendogli sottoscrivere un nuovo contratto con scadenza giugno 2028. Un accordo che Villas-Boas ha tuttavia la facoltà di rescindere - così come l’allenatore - qualora al termine dell’imminente summit emergesse la volontà di ambo le parti di percorrere strade separate.

    COME GIOCHEREBBE IL MILAN CON CONCEICAO

    PAROLE SIBILLINE - Un’eventualità che di fatto svincolerebbe automaticamente l’allenatore portoghese e spianerebbe la strada ad un suo probabile trasferimento in rossonero: dal punto di vista economico si tratterebbe di raggiungere un'intesa solo sull'ingaggio, attualmente in lineai coi parametri del Milan (guadagna attualmente circa 3 milioni di euro netti). E alla vigilia della partita di campionato contro il Chaves, l’ex calciatore di Lazio, Inter e Porto ha risposto così alle domande sul suo futuro poste dai cronisti locali: “Sarà un incontro assolutamente normale quello con Villas-Boas, tra un presidente ed un suo dipendente. Io sono pronto a rispondere a tutte le domande che mi farà. Se ho già deciso cosa dirò in questa riunione? Aspetto di sapere cosa mi verrà chiesto, ma ribadisco che stiamo parlando di qualcosa di normale, è qualcosa che in qualsiasi società avviene sempre”. Poi il passaggio che in Portogallo ha ulteriormente aumentato i dubbi sulla sua permanenza: “Questi cambiamenti fanno parte del mio lavoro: i soci sono sovrani e decidono in base a ciò che è più importante. Sono un dipendente e per stare al Porto non basta essere legato ad un contratto, c’è una società che è al di sopra di tutto e di tutti”.
     

    Commenti

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    NINO
    NINO

    Questo non si muove dal Porto, è inutile stare a perdere tempo con lui………

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